Hukam del 2 Settembre 2019 dal Tempio d’Oro
Dhanaasaree, Quarto Canale (Guru Ram Das Ji), Pag. 690
Un Creatore Universale Dio. Per la Grazia del Vero Guru.
Quando l’amato Dio concede la Sua Grazia possiamo meditare sul Naam, il Nome di Dio. Incontrando il Vero Guru, attraverso la fede amorevole e la devozione, cantiamo spontaneamente le gloriose lodi di Dio. Cantando le Sue gloriose lodi continuamente, notte e giorno, fioriamo come il Vero Dio vuole.
Egoismo, presunzione e maya vengono abbandonati e intuitivamente si viene assorbiti nel Naam.
Il Creatore Stesso agisce; quando Lui dà, allora noi riceviamo. Quando l’Amato Dio concede la Sua Grazia, noi meditiamo sul Naam. | | 1 | |
Io provo un profondo, vero amore per il Vero Perfetto Guru. Lo servo giorno e notte e non Lo dimentico mai.
Io non Lo dimentico mai; mi ricordo di Lui notte e giorno. Quando io vibro il Naam, allora vivo. Io sento parlare di Lui con le mie orecchie e la mia mente è soddisfatta: come Gurmukh, bevo il Nettare di Ambrosia. Se Lui concede il Suo Sguardo di Grazia, allora io incontrerò il Vero Guru e la mia visione interiore Lo contemplerà notte e giorno.
Nel profondo, io provo vero amore per il Vero Guru Perfetto. | | 2 | |
Con grande fortuna, si viene uniti alla Sat Sangat, la Vera Congregazione, e si arriva ad assaporare la sottile essenza di Dio. Notte e giorno, egli rimane amorevolmente assorbito in Dio; egli si fonde con la pace celeste. Fondendosi nella pace celeste, egli diventa gradito alla Mente di Dio e rimane per sempre distaccato e incontaminato. Riceve onore in questo mondo e nel prossimo, amorevolmente concentrato sul Nome di Dio. È liberato sia dal piacere che dal dolore; è contento di qualunque cosa Dio faccia . Con grande fortuna, si viene uniti alla Sat Sangat, la Vera Congregazione, e arriva ad assaporare la sottile essenza di Dio. | | 3 | |
Nell’amore della dualità c’è dolore e sofferenza; il Messaggero della Morte controlla gli ostinati manmukh. Essi piangono e urlano, giorno e notte, presi dal dolore di maya. Presi dal dolore di maya, causato dal loro ego, passano la sua vita gridando: “mio, mio!”. Egli non ricorda Dio, il Donatore e alla fine si allontana rammaricandosi e pentendosi.
Senza il Nome, niente andrà con lui; non i suoi figli, non la sua sposa o le seduzioni di maya. Nell’amore della dualità, c’è dolore e sofferenza; il Messaggero della Morte controlla gli ostinati manmukh. | | 4 | |
Concedendo la Sua Grazia, Dio mi ha unito con Se Stesso; io ho trovato il palazzo della presenza di Dio. Io rimango in piedi con le mie mani giunte ed ora sono gradito alla Mente di Dio. Quando uno è gradito alla mente di Dio, allora viene fuso nell’Hukam, nell’Ordine di Dio; arrendendosi al Suo Hukam, egli trova la pace. Notte e giorno, egli canta il Nome di Dio; medita naturalmente sul Naam.
Attraverso il Naam, si ottiene la gloriosa grandezza del Naam: il Naam è gradevole per la mente di Nanak. Concedendo la Sua Grazia, Dio mi ha unito con Se Stesso; io ho trovato il palazzo della presenza di Dio. | | 5 | | 1 | |
Waheguru Ji Ka Khalsa,
Waheguru Ji Ki Fateh!!!